L'IMBALSAMATORE

L'imbalsamatore

Trama:

A Brighton, un macabro ritrovamento scuote il museo locale: un corpo mummificato viene scoperto tra le reliquie esposte. Inizialmente confuso per un'antica mummia, si rivela presto essere una vittima recente, brutalmente assassinata e conservata con tecniche sconvolgenti. Il detective Francis Sullivan viene chiamato a investigare e si ritrova a inseguire un serial killer dalle metodiche raffinate e inquietanti. Il killer, soprannominato “l’imbalsamatore”, utilizza le sue vittime come parte di un macabro progetto artistico, trasformando i corpi in opere mostruose e lasciando dietro di sé una scia di terrore. Sullivan deve decifrare una serie di enigmi raccapriccianti prima che l'assassino colpisca ancora.

Recensione:

"L'imbalsamatore" di Alison Belsham è un thriller che riesce a colpire per l'originalità della sua premessa e per la tensione che trasmette fin dalle prime pagine. La scoperta di un corpo mummificato in un museo moderno è un tocco geniale, capace di legare passato e presente in un’oscura danza mortale. Il romanzo mantiene un ritmo serrato, e l’autrice sa come tenere alta l’attenzione del lettore, offrendo colpi di scena ben orchestrati e dettagli macabri che affascinano quanto disturbano. Francis Sullivan, il detective al centro della storia, è un personaggio ben costruito: lontano dall’essere il tipico eroe infallibile, combatte con le sue insicurezze e con il peso della responsabilità che grava sulle sue spalle. Questo lo rende umano e vulnerabile, aggiungendo profondità emotiva alla trama, che altrimenti potrebbe sembrare un semplice gioco del gatto col topo. La descrizione dei metodi del killer è tanto inquietante quanto ipnotica: la sua ossessione per la conservazione dei corpi come opere d’arte rivela una mente contorta e allo stesso tempo affascinata dal controllo sull’immortalità. Non si tratta solo di un assassino, ma di qualcuno che trasforma la morte in una sorta di performance, un'idea che aggiunge una componente filosofica al romanzo. L’ambientazione, con una Brighton fredda e quasi gotica, contribuisce a creare un’atmosfera claustrofobica che amplifica l’angoscia. Le descrizioni precise e dettagliate dei luoghi e dei momenti più crudi sembrano risvegliare i sensi, immergendoti completamente nell’orrore della storia. "L'imbalsamatore" è un thriller che unisce il fascino del macabro a una narrazione serrata. Alison Belsham ci regala un viaggio oscuro, dove l’arte e la morte si intrecciano in modi inquietanti e originali. Lo consiglio a chi ama i thriller capaci di sorprendere e inquietare, senza cedere ai soliti schemi del genere.

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